Adrien, studioso d’arte e biografo dell’artista Ernst Bollinger, si ritrova coinvolto nella vicenda personale del Maestro e diviene coprotagonista, suo malgrado, del capitolo conclusivo della vita dell’artista.
Immersi nell’atmosfera rarefatta di una laguna invernale, i due uomini, accompagnati da un giovane barcaiolo, condivideranno l’esperienza di un pellegrinaggio laico alla ricerca di una donna scomparsa, ritrovandosi ad esplorare territori interiori inaspettati e a riconoscersi figli di una memoria comune.
Note del regista
Nel film tutto è in equilibrio, gli ambienti sono evocativi di un tempo perduto, luoghi dimenticati dall’uomo come simboli di un’antica civiltà, appannati, scoloriti: ogni luogo è un’idea di luogo, ogni stanza un’idea di stanza, scarnificati dal superfluo perché i personaggi possano manifestarsi come idoli.
Corpi, barche, case, isole sospese sull’acqua e avvolte nella nebbia; oggetti, persone e animali sono concepiti come visioni fantastiche che emergono dalle brume come ricordi lontani.
Giulio, Adrien e Ernst sono corpo, parola e simbolo, una trinità pagana votata alla trasfigurazione, alla metamorfosi, tutti padri di un unico mondo e figli di un antenato comune.
Mirko Locatelli
Festival
40° Torino Film Festival / Nuovimondi
Trieste Film Festival 34 / Premio Corso Salani
Registi fuori dagli Sche[R]mi / Bari
New Homeland Film Festival / Freistadt (Austria)
K3 Film Festival / Villach (Austria)
La memoria del mondo affascina per la sua solennità e, nel contempo, per il patrimonio comune, i grandi interrogativi di sempre.
Taxidrivers
Lavorando sui riflessi e sulle cangianze, modificando di continuo il profilo delle cose e negando ogni forma di realismo-naturalismo, il film di Locatelli seduce e intimorisce allo stesso tempo perché restituisce al mondo la sua vaghezza, la sua spettralità.
FILM TV
straordinariamente elegante nella messinscena minimale
cinelapsus
Il film più maturo e ambizioso di Locatelli
il manifesto
Mirko Locatelli torna alla regia con un’opera rarefatta, preziosa, quasi un giallo che prende a spunto una detection per indagare l’animo umano, le sue debolezze, le sue profondità intime. Rigoroso, ruvido e teorico a un tempo.
QUINLAN
Italia | 99′ | 2023
regia
Mirko Locatelli
interpreti
Fabrizio Falco, Maurizio Soldà, Fabrizio Calfapietra
prodotto da STRANI FILM
con RAI CINEMA
con il sostegno di
FVG Film Commission – Film Fund
con il patrocinio del
Consiglio Italiano per i Rifugiati
sviluppato con il sostegno di
Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund
soggetto e sceneggiatura
Mirko Locatelli
Giuditta Tarantelli
fotografia
Paolo Rapalino
scenografia
Elisabetta Ferrandino
Luigina Tusini
montaggio
Fabio Bobbio
sound design e mix
Massimo Mariani
musiche originali
Marco Robino